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La guerra del Nero e la proibizione del Rosa

Dopo aver fatto le nostre considerazioni sul “Nero” (leggi articolo: http://dahliastudio.com/nero/ ), oggi pubblichiamo un simpatico aneddoto, che il nero ha scatenato tra artisti di fama internazionale

Era il 2014 quando dalle pagine della rivista scientifica ACS-Applied Materials and InterfacesBen Jensen pubblicava il suo lavoro su Vantablack, l’allora materiale più scuro al mondo, in grado di assorbire il 99,965% della luce incidente.

Il Vantablack non nasce per scopi artistici, ma nasce come una sostanza prodotta dalla Surrey Nano Systems, sviluppata e brevettata dalla Nasa per scopi militari con prospettive di impiego nei settori aerospaziali e della difesa. Una sostanza che assorbe talmente tanta luce, tanto da impedire all’occhio umano di rilevare il tipo di ombre che aiutano il cervello a interpretare la forma di un oggetto: un pezzo spiegazzato di carta stagnola coperto con uno strato di questa vernice appare quasi completamente piatto.

Con la nascita di questo nuovo “estremo colore” entrò in gioco la figura di Anish Kapoor artista di fama internazionale, che nel marzo 2016 acquistò il brevetto del Vantablack, proibendone praticamente a tutti l’utilizzo.

Il fatto che lo studio di Kapoor fosse l’unico a poter usare questo nero creò molte polemiche nel mondo dell’arte: uno dei più critici fu l’artista britannico Stuart Semple che dichiaró:

Anish Kapoor è come quei bambini che alle scuole elementari non volevano condividere i colori con gli altri. E che presto finivano da soli e senza amici con cui giocare”. 

Oltre alla dichiarazione Stuart Semple decise di non stemperare la polemica, anzi rilanció, aprendo una vera e propria guerra del colore, commercializzando un nuovo colore estremo il Pinkest Pink, il rosa più rosa.

Ma attenzione: il colore di Semple poteva essere utilizzato da tutti, meno che da Kapoor. Anzi i clienti che sono interessati (tutt’ora) ad acquistare il nuovo colore sul sito di Stuart dovranno rilasciare una dichiarazione legale nella quale chiariscono che “non sono Anish Kapoor, non sono in nessun modo collaboratori di Kapoor, non stanno comprando il prodotto per Kapoor o in associazione con Kapoor”.

Fine della partita? 

Nemmeno per sogno!

A distanza di pochi giorni Anish Kapoor rispose sul suo profilo Instagram con una “semplice” foto del suo dito medio, immerso nel colore che gli era stato proibito… Il famigerato Rosa più Rosa.

Da qui nacque una vera e propria gamma di colori creata da Stuart Semple e proibita ad Anish Kapoor, gamma che comprendeva anche una versione ricreata del Vantablack, chiamato Black3.0, un acrilico nero molto opaco che comunque non superava il livello del Vantablack!

E allora alla fine da chi è stata vinta la guerra?

Noi diremo da entrambi, da Kapoor per aver ulteriormente rilanciato la sua fama artistica internazionale ma anche da Semple che ha cavalcato questa guerra per commercializzare massivamente la sua linea di colori (acquistabili facilmente sul suo sito)

Il vero estremismo del nero invece ha visto altri vincitori per lo meno fino ad ora!

Ad oggi, il primato che prima spettava a Vantablack, se lo aggiudica un nuovo materiale, ben 10 volte più scuro. Quest ultimo, per il momento denominato Blackest black, è costituito da nanotubi in carbonio allineati verticalmente (CNT) come Vantablack, ma cresciuti come fili d’erba su di un foglio di alluminio inciso al cloro. Blackest black è in grado di catturare al minimo il 99,995% di una qualsiasi luce incidente, ingannando la mente con una particolare illusione ottica.

In attesa di possedere e testare tutti questi colori, restiamo convinti che la vera guerra del nero non finisca qui!

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Tesori Naturali: Briccole

In questa epoca in cui siamo più abituati a rivisitare le forme e gli stili passati, emulandoli e restylizzandoli, più che fondarne di nuovi, dove concetti come riuso sono impugnati come scudi dai designer, architetti, che strumentalizzano la parola “sostenibilità”; un’ottima idea finalmente in tema di vero riuso, si è avuta e tutt’ora è in fase di applicazione.
Le Briccole sono come quel oggetto ignorato per anni, nel fondo del baule, che un giorno scopri avere un grande valore, lo tiri fuori e non puoi più farne a meno.

Sono pali di rovere, fondamentali per la laguna di Venezia, utilizzati  da sempre per segnalare alle imbarcazioni le parti più profonde e navigabili senza rischi.
Le briccole hanno una vita che può andare dai 10 ai 20 anni, dopo di che vengono sostituite.
Oggi la laguna appare  ricca di questi pezzi di storia, simile ad una piccola foresta, vengono conservate o recuperate per un autentico riuso, un po’ come i fossili di Kauri in Nuova Zelanda.
Le Briccole come il Kauri rispecchiano la storia e la cultura dei rispettivi luoghi, permettendo oggi di essere utilizzate nella produzioni di arredi e nel design come veri e propri pezzi unici.
Fantastici disegni scolpiti sul legno di rovere, dalla fauna marina, con il tempo, temprate dalla salsedine, rendono ogni briccola o parte di essa, un pezzo d’arte naturale.

 

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Il Nero

Spesso ci troviamo a rigettare ciò che le nostre convinzioni – e soprattutto convenzioni – hanno maturato nel tempo.
Il Nero simbolo del male, della morte e degli ultimi, contrapposto al bianco segno di purezza, divinità e luce!

E se ci stessimo sbagliando?

Cosa ci ha mai spinto a considerare il Nero come qualcosa di negativo?Quando si capirà che tutto è stato invertito?
Quando si comprenderà che se proprio dobbiamo trovare un significato nei colori, è che proprio il Nero quello più adatto a rappresentare il bene, la bontà e il tutto?

Il Nero è il tutto si!
Il tutto perché ingloba l’infinità dei colori dell’iride sotto un unico atto cromatico!
Il bianco al contrario è il vero vuoto la vera assenza di colore… Newton si sbagliava, e Goethe aveva ragione nella sua teoria del colore!

Il Nero poi sarebbe associato al male e il bianco al bene… Il male dispotico e accentratore che si contrappone al bene, accogliente e democratico… Eppure è proprio il bianco se affiancato ad altri colori li spegne accentrando tutto su sé stesso! Al contrario il Nero “accende” le cromie, se affiancato ai colori li valorizza e li rende più luminosi… Volete far “brillare” un oggetto che sia dipinto o fotografato? Non vi sfiancate a rendere la sua superficie più chiara o lucente, ma assicuratevi che l’intorno sia scuro, per contrasto l’oggetto splenderà… e se non è questa generosità cromatica non so cosa lo sia!

Infine ci hanno sempre inculcato che la luce (simbolo di vita e del divino) dovrebbe essere rappresentata dal bianco e l’oscurità dal Nero! Anche questo è stato invertito, in realtà la luce non è bianca (seppur è facile rappresentarla così).

La vera realtà è che il bianco è l’unico colore che tende proprio a respingere la luce. Il Nero al contrario, la luce l’accoglie in tutto il suo spettro cromatico e si fa riscaldare e si nutre di essa.

La verità sui colori non sarà mai completamente sviscerata dall’uomo, poiché la fisica, la chimica e la geometria cromatica sono state e saranno le materie più ardue da comprendere e teorizzare.

Una cosa è però certa e che se i colori potessero parlare, eleggerebbero il Nero come loro unico vero padre da venerare

[Stefano Piccinini]



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